In questo spoiler cercherò di illustrarvi perché è possibile utilizzare valori di alcuni componenti differenti rispetto agli schemi che vi ho proposto e cosa governano a livello logico.
PIC: cominciamo con il componente più importante, il microcontrollore. Come ho già scritto più in alto, potrete scegliere tra 4 differenti tipi di microcontrollore, 2 a 28 pin (PIC18F2455 e PIC18F2550) e 2 a 40 pin (PIC18F4455 e PIC18F4550). Non c'è molto da dire, se non seguire gli schemi realizzativi che vi ho mostrato nello spoiler precedente.
USB: potete usare un qualsiasi connettore usb senza necessariamente acquistare il tipo A maschio. Potete anche usare un connettore femmina per esempio, e collegare il dongle al pc o alla console usando un cavo dati usb. Ciò è possibile grazie all'implementazione nel file HEX PSGrade 1.3 di iLLNESS del delay settato a 100000, in questo modo anche un dongle con prolunga funzionerà correttamente (a patto che usiate come da tutorial la versione 1.3 del PSGrade, non le precedenti). Vi riporto un frammento del changelog di iLLNESS:
- Delay set to 100 000 to increase compatibility with users using extension cables. Thanks to sam23 for the input.
MCLR/VPP: come detto in precedenza, gli schemi a cui facciamo riferimento in questo tutorial non prevedono l'utilizzo di un pull-up per il pin 1 (entrambi i modelli a 28 pin e a 40 pin), perciò lasciate deselezionata la casella MCLRE in WinPic800 e procedete senza preoccuparvene.
OSCILLATORE: potete scegliere se usare un oscillatore a 2 pin (come nel mio caso) o a 3 pin. I valori supportati dal PIC18F sono molteplici, i più usati solitamente sono gli 8/12/20 MHz, ma vanno bene anche altri valori all'incirca simili. Chi di voi userà l'oscillatore a 2 pin (quindi senza il pin centrale che va massa nel caso di quello a 3 pin), dovrà utilizzare anche un paio di condensatori ceramici (valore di riferimento 15 pF, ma anche qui ci si può sbizzarrire con valori prossimi, come il 22 pF per esempio, generalmente adottate valori capacitivi più alti se usate oscillatori a più bassa frequenza, e viceversa), posti ciascuno su di un pin dell'oscillatore e messi a massa (vedi schemi nello spoiler precedente).
VUSB: il pin 14 (per quelli a 28 pin) e il pin 18 (per quelli a 40 pin) va assolutamente collegato a massa tramite l'utilizzo di un condensatore. I valori tipici sono 220 nF o 470 nF. Il condensatore serve a stabilizzare il regolatore di tensione a 3,3V interno al PIC.
VDD: al pin 20 (per quelli a 28 pin) e al pin 32 (per quelli a 40 pin) va assolutamente collegato un condensatore di bypass, posto il più vicino possibile al PIC stesso e con l'altro piedino del condensatore a massa (VSS, pin 19 per quelli a 28 pin, pin 31 per quelli a 40 pin). In pratica serve ad assorbire la maggior quantità possibile di disturbi generati dagli altri componenti installati. Il valore riportato in schema prevede l'utilizzo di un condensatore da 100 nF; io ne ho usato uno elettrolitico da 1 uF (con catodo a massa naturalmente). Cosa varia nell'usare uno piuttosto che un altro (o valori intermedi)? In sostanza gestisce il tempo di risposta del dispositivo, più il condensatore ha una capacità bassa, più il dispositivo sarà veloce nei tempi di risposta, ma subirà maggiormente l'influenza dei disturbi; al contrario invece, più si sale di capacità, più il dongle sarà stabile e con meno rumore di fondo, ma con tempi di risposta più lunghi. A livello pratico, non cambia sostanzialmente nulla e potete usare valori da 0,1 uF fino a 10 uF.
LED: il led non è strettamente necessario alla costruzione del dongle, tuttavia è molto utile per capire se una volta connesso il dongle alla console, il jailbreak e l'ingresso in FSM avverranno correttamente oppure no. Io vi consiglio di aggiungerlo. Per quanto riguarda la resistenza in serie a monte del led, serve a gestire la luminosità del led stesso, per cui se aumentate il valore resistivo, avrete come conseguenza un indebolimento della luminosità del led di debug, e viceversa. I valori consigliati negli schemi riportati sono di 330/470 Ohm; io ne ho usata una da 220 Ohm e funziona senza problemi, diciamo che vanno bene un po' tutti i valori da 100 Ohm in su, ma non lasciate il led senza una resistenza o rischierete di bruciarlo.
RB5/PGM: il pin 26 (per quelli a 28 pin) e il pin 38 (per quellia 40 pin) va messo a massa se utilizzate la programmazione in LVP (come è stato trattato nel primo spoiler). Se invece avete adottato una programmazione del PIC in HVP, allora sarà il pin adibito all'installazione del led, come da schemi di iLLNESS. Nello schema del PSGrooPIC seguito da me, il pin è stato direttamente messo a massa, a differenza degli schemi di iLLNESS (in LVP) in cui si usa una resistenza da 10 kOhm tra pin e massa. Il risultato non cambia.
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