Da pochi giorni è stato rilasciato l'ultimissimo singolo intitolato "Che bella la capella" di Immanuel Casto, l'ultima rivelazione del web gettonata da moltissimi fans.
In apparenza un testo stupido ma nelle fondamenta un brano che ha molteplici sbocchi per far riflettere in vari ambiti, in particolar modo quello ecclesiastico ma non solo.
Il pezzo esordisce con le vicende del cantante personificato in un uomo casto e di chiesa desideroso di farsi consacrare dal suo prete di fiducia, avente alle spalle un rapporto in crisi con la compagna che invece di primo acchito non accetta tale "unzione".
[CODE]quella voglia che mi è presa l'altro giorno che ero in chiesa quel prete mi fissava per davvero
dopo messa andai di la lui mi disse guarda qua mostrandomi orgoglioso il suo bel cero
ecco il prete che mi benedirà d'acqua santa costui mi schizzerà
la santa chiesa è la mia casa e la fede è la mia strada[/CODE]
Da questa prima strofa si denota subito la genialità dell'artista che con un abile doppio senso deride la chiesa con le sue talvolta frivole usanze e la sessualità giovanile che al giorno d'oggi trova perno soltanto nella ****ografia e dintorni.
Successivamente allo "schizzar d'acqua santa" il cantante immagina il suo glorioso esito degustando inoltre "in mano il corpo di cristo"
[CODE]son certo che mi condurrà lontano
sacerdote credo in te ma ora dimmi che cos'è
quello che tu mi stai mettendo in mano
sull'altare io mi chinerò
il suo corpo così riceverò[/CODE]
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Di certo un'altra allegoria degna di nota.
L'autore infine conclude la prima metà del suo brano con un'altra beffa dualistica chiesa falsa bigotta - sessualità denigrata giovanile.
[CODE]
oh che bella la cappella
dove mi inginocchierò[/CODE]
E dunque una breve armonia per spezzare la melodia e sondare il terreno per la seconda parte della canzone con ritornello.
[CODE]aaaahhhhh
aalleluja
aaahhhhh
aaalleluja
ecco il prete che mi benedirà d'acqua santa costui mi schizzerà[/CODE]
Nella seconda parte del componimento è curioso come Immanuel scherzi sul ciarlare della sacralità dei valori ma sul successivo abusarne superficialmente, valori incommensurabili quali la verginità.
Perciò continua, in maniera umoristica brillante, i suoi doppi sensi e allusioni sessuali.
[CODE]tengo alla verginità credo alla castità
peccato esigo una punizione
ma poi in fondo che sarà
chirichetto vieni qua
dai dammi la tua estrema unzione[/CODE]
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La parte finale: l'autore conclude in bellezza il suo brano con un ritornello musicale in tal modo da lasciar meglio impresso il suo messaggio satirico ma profondo nel contempo affinché l'ascoltatore possa farsi una bella risata da un lato ma riflettere sull'ipocrisia della realtà odierna dall'altro.
[CODE]sull'altare io mi chinerò
il suo corpo così riceverò
oh che bella la cappella
dove mi inginocchierò
oh che bella la cappella
dove mi inginocchierò
oh che bella che bella la cappella
dove mi inginocchierò[/CODE]
Fonte: Immanuel Casto - Che bella la cappella.
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