ho trovato questo interessante articolo che spiega come sono ripartiti i costi dei giochi:
Adesso vediamo come tutti questi passaggi determinano il costo di un videogioco; ipotizziamo l’introduzione di un nuovo titolo per console dal prezzo tipo di $ 60 (le rilevazioni in dollari permettono di escludere il fattore determinato dal cambio valuta; in ogni caso, le proporzioni presentate nel seguito dell’articolo sono astrattamente riferibili anche al caso europeo o asiatico). Come si giunge a questo costo? Secondo Steve Perlman (la mente che si cela dietro Onlive), il primo costo da determinare è quello relativo alla remunerazione di sviluppatore e publisher: questo, in rapporto variabile a seconda del peso contrattuale dello sviluppatore, può ragionevolmente aggirarsi sui $ 27. Di conseguenza, sviluppatori giovani e con scarsa importanza riceveranno di meno a scapito magari di un publisher già affermato. Altri $ 7 sono da riferirsi alle royalty da dare alle case sviluppatrici delle console (Nintendo, Microsoft e Sony). Per ogni gioco venduto, quindi, questi soggetti hanno diritto ad una percentuale su quanto venduto. Seguono altri $ 4 circa, che vanno al distributore per tutti i costi descritti nel paragrafo precedente (spedizione, stampa dvd). Ulteriori $ 7 sono da riferirsi al rapporto con i dettaglianti; nello specifico, rientrano in queste spese i margini di protezione (i cosiddetti PP, “price protection”) in caso di cambiamento di prezzo finale del titolo (per esempio a causa di promozioni o svalutazioni) ed i fondi per strumenti comunicativi (gli MDF, “Marketing Developement Funds”), che costituiscono risorse date dai publisher ai dettaglianti per migliorare le vendite; rientrano in questa categoria varie iniziative commerciali come la stampa di cartelloni pubblicitari, volantini, e copie del gioco da provare gratuitamente nei punti vendita. Per ultimo, circa $ 15 vanno a retailer e venditori al dettaglio: anche in questo caso, l’importo può cambiare a seconda dell’importanza dei soggetti chiamati in causa (è evidente come gruppi come Gamestop o siti come Amazon riescano a strappare condizioni migliori rispetto ad un commerciante locale). Secondo la stessa analisi, infine, per ogni gioco venduto circa $ 24 dollari vengono persi a causa della pirateria e del mercato dell'usato: anche questi fattori, in ultima analisi, contribuiscono a mantenere il prezzo dei videogiochi al livello attuale.
fonte :spaziogame
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