Università quale scegliere?

[riff82]

Ragazzi,dopo l'esame di maturità vorrei inscrivermi all'università(non fate caso all'82 del mio nick e un'eredità di mio fratello in realtà sono del 92)pero non so a quale facoltà.Sono interessato a 3 facoltà:
Scienze dell'informatica
Ing.Informatica
Ing.Elettronica
Ho visto le materie,di ognuna delle facoltà e mi piacciono molto.Quale mi consigliate considerando che ho un po di esperienza con il saldatore e un po in linguaggi tipo visualbasic,C++e html?

[Raiden]

Vai a lavorare... Anni buttati nel cesso ^_^

[Pa0l0ne]

Concordo con Raiden, perlomeno se intendi rimanere in Italia.....


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[riff82]

Mi state scoraggiando non poco XD,ma perche in italia ci sono cosi pochi sbocchi lavorativi sebbene il mondo dell'informatica sta crescendo rapidamente?ancor meno al Sud...
Ho un amico che da poco si e laureato in ing. informatica ed ha trovato lavoro a Milano,pero e un contratto a termine.Secondo voi solo sfruttamento o possibilità di crescere?

[Electron^-]

Io sono ancora inscritto al 2o anno di Ing. Elettronica, ma ora ho trovato un posto di lavoro dove faccio ciò che mi piace, e non so se continuerò l'uni, (forse solo perchè mi piace potrei continuare a studiare nel tempo libero) ma di certo in italia non si è valorizzati... a meno che non ti metti in proprio, ma li ci sono molte altre sfide da superare... per cui, se hai intenzione di lasciare l'italia, fallo ora e vai a studiare all'estero, altre possibilità e realtà di certo migliori...

[Raiden]

contratti farlocchi, stipendi ridicolmente bassi anche da laureati, il 90% di quello che studierai non ti servirà a una mazza sul lavoro...

[Bowser]

[QUOTE=Raiden;8828]il 90% di quello che studierai non ti servirà a una mazza sul lavoro...[/QUOTE]

è soprattutto questo il problema.

Io sono al 3° anno di ingegneria edile

[Raiden]

... e avrai visto quanta roba inutile ti fanno studiare invece di comparare il corso col mondo del lavoro reale...

[marchetto83]

Ti risponde uno che sta per finire il dottorato di ricerca.
I laureati in Ingegneria elettronica (almeno i tesisti che si sono laureati nel mio gruppo di ricerca) trovano lavoro praticamente subito dopo la laurea, ma non ti aspettare stipendi ricchi, si parte dai €1200 al mese per arrivare durante la carriera lavorativa al max a €1800 (sempre netti). Dipende anche dalla tua passione che metti nello studio. Purtroppo con la laurea triennale che hanno introdotto hanno abbassato di molto la qualità dell'università italiana, si fa tutto di fretta e male, molti studenti non hanno il tempo di assimilare quello che seguono a lezione e purtroppo gli rimane poi poco una volta superato l'esame. Cmq ci sono quelli che si dedicano un minimo allo studio e poi quando vengono a fare la tesi imparano tantissimo (questo te lo dico anche per esperienza personale). Di certo per uno parecchio in gamba (dopo la laurea o il dottorato intendo) andare a guadagnare non più di €2000 al mese al top della sua carriera non è molto gratificante però la situazione è questa e purtroppo sta peggiorando, ma oltra che dei governi è anche colpa delle aziende (tutte) perché nessuna ha un reparto di ricerca e sviluppo vero al suo interno perché anche quando c'è si occupa di progetti ordinari riguardanti le commesse che l'azienda ha ricevuto.
Chiedo scusa per lo sfogo, ma volevo illustrarti per bene la situazione dal punto di visto di uno che l'ha vissuta sulla propria pelle.

[riff82]

[QUOTE=marchetto83;8863]Ti risponde uno che sta per finire il dottorato di ricerca.
I laureati in Ingegneria elettronica (almeno i tesisti che si sono laureati nel mio gruppo di ricerca) trovano lavoro praticamente subito dopo la laurea, ma non ti aspettare stipendi ricchi, si parte dai €1200 al mese per arrivare durante la carriera lavorativa al max a €1800 (sempre netti). Dipende anche dalla tua passione che metti nello studio. Purtroppo con la laurea triennale che hanno introdotto hanno abbassato di molto la qualità dell'università italiana, si fa tutto di fretta e male, molti studenti non hanno il tempo di assimilare quello che seguono a lezione e purtroppo gli rimane poi poco una volta superato l'esame. Cmq ci sono quelli che si dedicano un minimo allo studio e poi quando vengono a fare la tesi imparano tantissimo (questo te lo dico anche per esperienza personale). Di certo per uno parecchio in gamba (dopo la laurea o il dottorato intendo) andare a guadagnare non più di €2000 al mese al top della sua carriera non è molto gratificante però la situazione è questa e purtroppo sta peggiorando, ma oltra che dei governi è anche colpa delle aziende (tutte) perché nessuna ha un reparto di ricerca e sviluppo vero al suo interno perché anche quando c'è si occupa di progetti ordinari riguardanti le commesse che l'azienda ha ricevuto.
Chiedo scusa per lo sfogo, ma volevo illustrarti per bene la situazione dal punto di visto di uno che l'ha vissuta sulla propria pelle.[/QUOTE]
Mamma mia,mi stanno cadendo le braccia....quindi se decidessi di cambiare tipo di facoltà,mi ritroverei sempre nella situazione di un ing.informatico oppure in altri campi le cose vanno meglio?Perche se fosse la stessa cosa almeno seguo le mie passioni...

[Bowser]

Comunque queste sono visioni dure e crude. Se una cosa ti piace, segui le tue passioni e le tue idee, a prescindere da cosa pensano gli altri. Se non provi, non potrai mai e poi mai dire che quello che hai fatto è stata la scelta giusta o meno. Fregatene delle chiacchere e vai per la tua strada

[Bong313]

dipende soprattutto da cosa ti piace......teoria o pratica
durante un corso di apprendistato ho conosciuto un ing. informatico laureato con 110 e lode, quindi di certo non era l'ultimo arrivato.....parlare con lui era come aprire un libro, ma all' atto pratico non sapeva nemmeno da che parte prendere il saldatore. Mi ha raccontato che in 5 anni di università ha fatto (progettato e assemblato) solo un circuito su millefori da 10x10 cm.....
stazioni ad aria = sconosciute
bromografo = sconosciuto
reballing = neanche a parlarne

Gli ho portato una ps2 con un modbo e ha preso paura!......quindi secondo me se cerchi la teoria ai pure all' università, se invece vuoi smanettare forse non è la scelta giusta.......ovvio che poi tutto dipende dalla passione!

[riff82]

Finalmente dei commenti che mi tirano un po su!XD
Avete ragione devo comunque provare,non si puo mai dire nella vita quante occasioni ci possono essere...
Scegliero le mie passioni anche se sono confuso tra le 3 facoltà su dette,cosa mi consigliate?

[Electron^-]

La prima: scienze informatiche è tutta matematica applicata alla programmazione.
Ing. Inf: progettazione di software anche complessi...
Ing. Ele: progettazione di apparecchiature, tipo robot o simili sia nella parte software che hardware...

Diciamo che a grandi linee si differenziano così

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[3ntropY]

Io ti posso parlare della mia esperienza, poi fai tu le tue valutazioni.

Sono un ing. elettronico, e mi sono iscritto all'università "di nascosto". I miei genitori volevano fortemente che io mi iscrivessi a giurisprudenza, però mi sono organizzato per seguire le mie passioni... Anche io credevo che "sapendo prendere in mano il saldatore e sapendo qualcosa di programmazione" (ho iniziato a programmare in Basic quando avevo 7 anni) avrei fatto bene a fare proprio un università di quel tipo (a Cagliari, dove ho studiato io, c'è solo Ing. Elettronica). Poi mi sono scontrato con la dura realtà dell'università italiana: sette corsi di matematica, e cinque corsi di fisica su cinquanta esami che ho sostenuto. Solo uno di progettazione microelettronica e solo due di progettazione analogica. Due corsi di affidabilità e analisi di guasto. Ti chiederai cosa ho fatto nel resto del corso di studi. Il resto? Fuffa, cazzate, cose assolutamente inutili o quasi per quello che richiede il mondo del lavoro. Esami di programmazione vergognosi, dove si studiavano i principi della buona programmazione, come funziona un compiltatore, e cose simili e non vengono spiegate le strutture dei linguaggi di programmazione...
All'esame? Inculate bestiali: venivano chieste cose pratiche (quelle che ti servono nella vita di tutti giorni, al lavoro, per capirci) che a lezione non venivano spiegate.

In una parola? L'università è teorica e costa parecchia fatica. Punto. Bisogna partire da questo importante presupposto. Se uno sceglie di fare l'università affronta teoricamente quello che nella vita lavorativa di tutti i giorni serve praticamente: ti spiegheranno perchè la corrente che fluisce in un diodo è funzione dell'esponenziale della tensione applicata, ti spiegheranno perchè i transistor si comportano come amplificatori di corrente/tensione, e così via, ma solo teoricamente. Il diodo sarà sempre e solo una freccia, il BJT avrà il simbolo circuitale del transistor, ma non monterai mai nulla su millefori, mai farai un reballing, mai farai una saldatura di un componente SMD su un PCB.

Poi parallelamente c'è la parte pratica delle cose. Quando ti ritrovi in mano un diodo, fotte un cazzo a nessuno che tu sappia che c'è la regione svuotata che si comporta come un capacitore, o che gli elettroni al suo interno si muovo per drift e che c'è una corrente di ricombinazione con le lacune, interesserà che tu sappia qual'è l'anodo, qual'è il catodo e che sappia usare il diodo per creare una rete che raddrizzi i segnali alternati (per esempio).

Se vuoi studiare come funzionano le cose teoricamente, per tua cultura personale, per tuo interesse, per tuo vero piacere, allora fai l'univeristà. Se sei uno smanettone, impara un lavoro già da adesso: fai qualche corso di specializzazione per diplomanti e non fare l'università. Accedere al mondo del lavoro è particolarmente difficile, prima inizi, prima trovi lavoro. Ricordati che, specialmente nel privato, non si ha interesse al titolo che hai, ma a quello che sai fare. La carriera? Arriverà anche quella, se sai fare. Tra il fare e il sapere come funzionano le cose teoricamente c'è una bella differenza, e nel 90% dei casi sapere tutta questa teoria è praticamente INUTILE. Attualmente lavoro a fianco di un diplomato, che ti assicuro ne sa così tanto che la sua formazione è ben superiore a quella di un ingegnere. Ma nettamente superiore.

Non voglio nè incoraggiarti, nè scoraggiarti. Voglio darti i giusti elementi per prendere una decisione molto importante nella tua vita. Se decidi di fare l'università, devi esserne profondamente convinto, perchè altrimenti alla prima difficoltà già inizi a pensare di mollare e sprecheresti solo del tempo.

Ti chiederai cosa mi abbia portato l'università, visto che l'ho terminata... I sacrifici fatti per 7 anni mi hanno portato a lavorare all'agenzia spaziale in Francia, dove ho sviluppato un modello matematico che descrive la degradazione della corrente di un fototransistor in relazione agli stress dell'ambiente spazial (lavoro prettamente TEORICO), e attualmente mi ha portato un contratto di sei mesi (un contratto PRECARIO) presso una delle più grandi aziende di semiconduttori, la STMicroelectronics, dove faccio l'analisi fisica sugli integrati che vengono montati nelle centraline delle macchine (lavoro un pò più pratico, ma con una barca di conoscenze TEORICHE alle spalle).

La strada tra il teorico e il pratico è fortemente divisa dallo "spartiacque" università, anche nel mondo del lavoro. Se dedici di fare l'università e la fai con passione, troverai molta gratificazine, se lo fai "perchè bisogna farlo" e perchè vuoi speri di aumentare le tue conoscenze pratiche allora sei sulla strada sbagliata. La scelta finale non può che essere intimamente tua, non puoi trovare la risposta su un forum

Per apprezzare le differenze tra i vari corsi di studio, ti consiglio vivamente di navigare nei siti delle suddette facoltà e ti scarichi un pò di esempi di lezioni (spesso ci sono in rete le slide proiettate a lezione) e i piani di studio... Dai nomi degli esami più o meno si capisce quello che si studia. Se hai bisogno di qualche delucidazione, chiedi pure qui!

[angelo]

NO! non scoraggiarti, il posto lo trovi, soprattutto all'estero.

[marchetto83]

Ti dico un'ultima cosa. Anche col vecchio ordinamento in Italia si faceva teoria e basta, però se uno acquisisce delle grandi basi teoriche ci mette poco poi a metterle in pratica. Infatti gli ingegneri italiani erano tra i migliori (se non i migliori) al mondo ed erano molto richiesti dappertutto. Di certo appena uscito dall'università non sarai in grado di competere direttamente con chi ha più esperienza di te anche se è solo diplomato però in poco tempo lo potrai raggiungere e superare.
Bando alle ciance, secondo me se sei uno ostinato che vuole capire assolutemente le cose vai all'università e falla seriamente non solo per superare gli esami e poi come qualcuno ti ha detto puoi andare a lavorare all'estero (sempre se sei in gamba ed hai un pò di fortuna). Un ragazzo che faceva il dottorato prima di me è andate a lavorare in Germania dopo un colloquoi al telefono e gli hanno offerto subito €70.000 all'anno.
Detto questo la scelta deve essere tua perché tra 5 anni nessuno sa come andranno le cose quì in Italia potrebbero peggiore ulteriormente oppure migliorare.
Un piccolo consiglio, scegli cmq ingegneria e non scienze perché in Italia chi si laurea alla facoltà di scienze purtroppo ha poche possibilità di essere assunto per fare quello che ha studiato, mentre un ingegnere (bene o male) trova lavoro dappertutto.