Asus p50ij, integrato QFN32 mb39a132 da sostituire
Ciao a tutti, sono nuovo del forum a cui sono approdato proprio perché altri si son già cimentati con quanto in oggetto. Ma veniamo al dunque:
Dispongo di buona esperienza in elettronica ma i QFN32 non li ho mai digeriti..., montati o smontati. Ora ho questa mainboard su cui ho diagnosticato precisamente il guasto anche in virtù di ottimi input reperiti qui nelle vostre discussioni ([url]http://www.consoleopen.com/forum/elettronica-e-dintorni/14238-risolto-asus-p50ij-non-si-accende.html[/url]).
Il componente non lo ho ancora smontato, e ne ho uno integro montato su una mainboard gemella defunta per altre ragioni, da cui vorrei prelevarlo (l'ho testato e sulla donatrice l'integrato funziona).
Chiedo a chi è già passato per la via (non semplice invero) di darmi qualche consiglio, per massimizzare le probabilità di successo.
Dispongo di stazione ad aria calda, ma non ho un heater convenzionale. Pensavo di arrangiarmi con metodi di riscaldamento caserecci sul lato opposto per agevolare il lavoro lato integrato. Immagino infatti che senza adeguato preriscaldamento dal lato inferiore, togliere e mettere quel QFN sia tutt'altro che triviale. Sbaglio? Chi ci è riuscito (bravo!) se la sente di darmi qualche dritta?
Grazie.
Ciao.
Mirko.
ciao, non serve preriscaldare, il componente e' molto piccolo e viene via con facilita'. aggiungi stagno al piombo sulle saldaure perimetrali in modo da creare un unico cordone periferico. poi con aria calda lo stacchi in circa 20 secondi, levandolo con una pinzetta. in seguito pulisci le piazzole sulla scheda con treccia in rame ed un po di flussante.
per risaldare stagna leggermente usando flussante e stagno a filo le piazzole perimetrali della scheda, mentre il pad di massa centrale non stagnarlo molto , metti una minima quantita' di stagno.
ripulisci bene il tutto, applica un velo di flussante in gel sulle piazzole stagnate, posiziona il componente di recupero allineando bene i pin, ed il pin numero uno di riferimento.poi con aria calda risalda, durante l operazione vedrai il componente autoposizionarsi perfettamente. controlla che dopo la saldatura non vi siano corti tra pin adiacenti.
Grazie Luca70 per la tua rapida e qualificata risposta. Sembra quasi facile, descritto da te. Farò qualche prova per prenderci la mano su hardware alternativo. Per quanto concerne la preparazione dei pad e di quello centrale penso di non aver difficoltà.
Invece sono incerto su un altro aspetto: tu maschereresti con kapton la componentistica adiacente, di fatto molto attigua? Poi che noozle useresti, a che distanza operi sopra il componente? Regolazione temperatura aria e portata sulla stazione?
Lavori con ausilii visivi oppure ad occhio nudo? Io non ho uno stereoscopio ed il feedback visivo ce l'ho solo in tempo differito controllando con lente a posteriori.
Possono apparire domande banali, ma preferisco avere suggerimenti da chi opera con successo ed emularvi, che operare con la presunzione di aver successo e fallire per la mia inesperienza.
Grazie.
Mirko.
ma no, questi sono componenti che si cambiano in un batter d occhio, niente kapton, nozzle di serie, il mio , quello della mia stazione aria calda e' da 25 ,,, presumo il tuo sia da 30 mm se hai una stazione simil cinese, ma non cambia, distanza uno cm o poco piu', tempertura io uso 350/400 impostati,portata aria al minimo, poi dipende dall accuratezza della tua stazione.
per questo tipo di componenti non uso nessun ausilio visivo, tranne una lente per controllare a posteriori per bene se vi sono rimasti pin adiacenti in corto.
e' piu' facile a farsi che a dirsi. potresti avere problemi solo se sul pad di massa centrale prestagni con troppo stagno, in quel caso il componente galleggia e non riesce a saldarsi sui pin perimetrali.
l unica cosa importante e' usare un buon flussante in gel prima di piazzare il componente da saldare
Grazie Luca70.
Per la stazione ho una Lukey 850A, ma non capisco cosa tu intenda di preciso per noozle da 25/30 mm. Dispongo dei 4 ugelli di serie con diametro rispettivamente 3mm, 4,5mm, 6mm e 9mm. Mi dici forse di usarla senza ugello? Riscaldando pure tutta la componentistica limitrofa? Mi pare un po' strano tale ipotetico approccio ad ampio raggio. Se me lo confermi farò le prove attenendomi ai tuoi suggerimenti.
Grazie.
Mirko.
Vai tra
tranquillo senza nessun ugello, fai prima, tieni ad un centimetro dal pwm, e vai tranquillo.
Io come stazione ad aria ho delle stazioni a turbina, ad anche al minimo non ho problemi, tu che hai una lukei quindi a membrana, può stare tranquillo perché il flusso al minimo è molto inferiore. Non salta via nulla
L importante è fare il cordone unico sui pin perimetrali, con stagno a filo al piombo, essendo tutto il resto della scheda saldata in Senza piombo, il cordone fonderà primadi tutto il resto, quindi non avrai problemi, gli ugelli inferiori non servono, fanno perdere solo più tempo per riscaldare il componente
Per saldarlo indubbiamente con SnPb si viaggia a temperature inferiori rispetto al resto. Ma per dissaldarlo, cordone periferico o meno, mi resta comunque il pad centrale in leadfree che deve raggiungere la temperatura di fusione più alta. Forse con abilità diventa agevole. Ad ogni modo ora faccio qualche prova con altro hw da buttare e poi eventualmente passo al paziente vero, schermando magari la roba attigua a scanso di equivoci.
Grazie per i suggerimenti preziosi. Mi hai quasi indotto a pensare che sia cosa facile. Vedremo a pwm funzionante dopo il trapianto... se confermare il tuo ottimismo. Lo spero davvero.
Ciao.
Mirko.
Anche io mi sono imbattuto nella saldatura di un QFN su un tablet e ho impostato l'atten sui 300 gradi con velocità 2 o 2,5 dell'aria un pò di flussante e preriscaldatore a 150 gradi e appena arriva a temperatura basta che lo tocchi con una pinzetta e ti rendi conto quando è ora di tirarlo via..poi ho ripassato tutte le piazzole compresa quella centrale con stagno al piombo ho messo un leggerissimo strato di flussante ed ho risaldato..quando ho finito con il saldatore ho ripassato tutte le piazzole con la punta che ha la testa piatta tipo giravite a taglio...questa è la mia esperienza spero ti possa essere utile
Grazie Fulmicotone1 per i tuoi consigli, che adesso mi sembrano anche più importanti.
Ho fatto pratica su QFN32 trovati su roba da buttare e ritenevo di aver raggiunto una sufficiente pratica.
Son quindi passato alla P50ij che però si è mostrata subito più ostica del previsto. Il piano di massa evidentemente assorbiva più che nei casi precedenti. Ad ogni modo son riuscito a staccare i QFN da ambedue le schede ed a preparare il tutto a dovere.
Ho risaldato ma per troppa cautela avevo messo poco SnPb sul pad centrale con la conseguenza che non galleggiava ed anzi faceva effetto ventosa impedendo al tutto di raddrizzarsi a dovere.
Stacco e ripulisco per rifare.
Da dire che i pad esterni si estendono poco fuori dall'impronta del QFN, molto meno degli altri su cui avevo fatto pratica e quindi ho confidato più sull'aria calda che sul ripasso a saldatore perimetrale successivo.
Controllo con la lente, son quasi soddisfatto. Ripulisco e rimonto.
Provo e funziona.
Non faccio in tempo a farmi i complimenti che va in fumo! Da dire che avevo anche cambiato il "diodo" di protezione contro le inversioni di polarità all'ingresso. Forse è un VTS.
Infatti era aperto (non aveva protetto proprio niente... in occasione della quasi certa inversione di polarità).
Disassemblo il portatile ma il naso (nel vero senso della parola) mi dice che il danno è grave.
Infatti è saltato il controllore PWM danneggiandomi il PCB in corrispondenza dei pin 1,2 e 23,24. Se l'avessi testato senza riassemblarlo, come durante la ricerca guasto, avrei potuto vedere la zona, magari collegando la batteria da ricaricare avvedendomi del problema. Invece il contatto precario ha determinato il danno rilevato.
Son quasi certo che in quelle zone probabilmente non c'era stata una buona fusione ed azione del flussante.
Ho visto dalle foto che le tracce non sarebbero neppure difficili da prolungare sino ai pin, dato che sopraggiungono dall'esterno dell'integrato.
Praticamente non l'ho nemmeno dissaldato in quanto visivamente mi pare mal messo.
Sicuramente l'integrato è KO.
Di comprare il ricambio e ritentare me la sentirei se il PCB fosse in ordine, ma così com'è messo mi ha un po' fatto cadere le braccia. Ho anche pensato di riparare la scheda donatrice, sulla quale però non avevo intrapreso alcuna ricerca guasti dal momento che era già priva di alcuni componenti (alcuni difficili da trattare...). Avevo soltanto accertato che il PWM era buono.
Comunque mi pento di non aver ripassato con l'ausilio di una punta opportuna (che non ho, ma avrei potuto "realizzarmi") il perimetro per ottenere un ottimo esito pin per pin. Mi servirà di lezione...
Magari passata la delusione torno alla carica.
Grazie a tutti per i suggerimenti.
Mirko.
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